Il confine tra design residenziale e spazi pubblici si sta progressivamente assottigliando, dando vita a un nuovo approccio progettuale che ridefinisce la percezione di comfort e funzionalità. Nasce così il Soft Contract, una filosofia che trasporta la dimensione domestica nei contesti collettivi, plasmando spazi accoglienti, sofisticati e capaci di promuovere benessere.

Non più ambienti asettici o rigidamente strutturati, ma luoghi che invitano alla relazione e alla permanenza, con un’estetica che parla il linguaggio dell’eleganza, senza rinunciare alla praticità richiesta nei contesti ad alta frequentazione.

Dal contract rigido al calore domestico

Negli ultimi anni l’arredo contract ha vissuto una profonda evoluzione. Se un tempo la priorità era la resistenza e la funzionalità, oggi il design interpreta un’esigenza nuova: far sentire le persone a proprio agio, anche all’interno di spazi condivisi.

Il Soft Contract incarna proprio questo equilibrio tra efficienza e senso di accoglienza. Materiali morbidi, imbottiti avvolgenti e tonalità calde sostituiscono le superfici fredde e i colori tecnici del contract tradizionale. Hall di hotel, lounge aziendali, biblioteche e spazi di attesa si trasformano così in luoghi in cui la qualità estetica incontra la dimensione emozionale, favorendo concentrazione, socialità e relax.

Estetica e materiali: l’evoluzione del contract

L’identità del Soft Contract si esprime attraverso la matericità. Scelte cromatiche più dolci e sofisticate, texture tattili date da materiali di qualità come legni soft-touch, pelli e tessuti imbottiti trasmettono una cura per il dettaglio che diventa un valore essenziale: cuciture sartoriali, moduli flessibili e finiture personalizzate raccontano un’idea di comfort evoluto anche negli ambienti pubblici contemporanei.

La scelta dei materiali si intreccia con la ricerca di un’esperienza sensoriale completa: superfici vellutate, curve armoniche e proporzioni equilibrate generano atmosfere che trasmettono calma e familiarità, permettendo agli arredi di adattarsi alla richiesta di spazi sempre più fluidi.

Le soluzioni Frezza per spazi ibridi

Dall’hotel alla lounge aziendale, dalle aree coworking agli showroom, il Soft Contract trova applicazione ovunque si vogliano creare ambienti versatili e piacevoli. La modularità e la possibilità di personalizzazione degli arredi Frezza permettono di reinterpretare ogni spazio, combinando comodità e praticità. Studiati per rispondere a questo trend, offrono soluzioni flessibili e su misura, capaci di rendere ogni ambiente unico e distintivo.

Tra le proposte più rappresentative, il divano Afina, disegnato da Ramos Bassols, interpreta alla perfezione l’idea di comfort modulare. Le sue geometrie solide fanno da contrappunto agli schienali ampi e avvolgenti, generando un equilibrio tra rigore e morbidezza che invita alla convivialità. Grazie ai moduli componibili rettilinei e angolari, Afina permette infinite configurazioni, personalizzabili nel colore e negli accessori. La possibilità di integrare prese USB e la presenza di pouf e tavolini coordinati ne fanno un sistema d’arredo capace di adattarsi con raffinatezza a qualsiasi spazio pubblico contemporaneo.

La collezione Russell, firmata Claudio Bellini, sposa questa visione con un design discreto, ma di carattere. Poltrone e divani dalle proporzioni equilibrate, impreziositi da tessuti, pelli ed ecopelli di alta qualità, donano un’eleganza sobria e accogliente a lobby e sale d’attesa. La struttura compatta e i cuscini imbottiti trasmettono una sensazione immediata di comfort, mentre i rivestimenti sfoderabili assicurano facilità di manutenzione e durabilità.

A interpretare il Soft Contract con una visione più scultorea è Radar, la famiglia di sedute progettata da Claesson Koivisto Rune. Divani e poltrone dalle linee sinuose e tridimensionali, disponibili in diverse altezze e configurazioni di schienale, permettono di scandire gli spazi e le interazioni tra le persone. L’aggiunta di tavolini e morbidi pouf favorisce la creazione di aree dal carattere informale.

Infine, Alplus Lounge, disegnata da Marco Zito, rappresenta appieno la libertà compositiva e la cura del dettaglio che contraddistinguono l’approccio progettuale di Frezza. La collezione, composta da pouf, divani e poltrone modulari, consente di riconfigurare lo spazio nel tempo grazie a un pratico sistema di aggancio. Schienali e quinte rivestite in tessuto permettono di creare zone riservate o intime, ideali per momenti di concentrazione o conversazioni private. Completano la proposta accessori funzionali come tavolini di servizio, prese USB integrate e cuscini.

In ciascuna di queste collezioni, la ricerca di equilibrio tra ergonomia, estetica e versatilità si traduce in un design che supera le categorie tradizionali dell’arredo, dando vita a spazi pubblici dal carattere autentico, ospitale e moderno.