Il collega che parla a voce troppo alta, il telefono che squilla, il rumore della stampante o della ventola di aerazione, le macchine che parcheggiano, il vociare delle persone alla macchina del caffè.
Ci sono giorni in cui anche il picchiettio delle dita sui tasti del computer infastidisce: non preoccuparti, è completamente normale, soprattutto se lavori in un open space.
Il suono ci influenza psicologicamente, cognitivamente e nel comportamento, anche se non ne siamo consapevoli
Julian Treasure, The Sound agency
Rumori costanti e produttività
L’inferno sono gli altri scriveva Sartre. L’inferno sono le conversazioni degli altri potremmo dire oggi.
La produttività di una persona può diminuire fino al 66% quando è esposta a conversazioni nelle vicinanze, condizione costante e normale nella maggior parte dei casi, considerando che circa il 70% degli uffici è open space.
Perché specificare le conversazioni e non i rumori in generale?
La ragione è presto detta: il nostro cervello ha in media una “banda” di circa 1,6 conversazioni contemporanee, che non possiamo schermare. Anche una sola conversazione lascia quindi solo uno 0,6 “residuo” per i nostri pensieri e, quindi, per concentrarci e ragionare sulle attività che dobbiamo svolgere (Julian Treasure, The Sound Agency).
Questa affermazione è confermata e ampliata anche da un interessante studio del British Journal of Psychology, che ha evidenziato come la tipologia di rumore di fondo abbia effetti diversi sulla produttività: il solo rumore ha un effetto negativo solo sulle attività di tipo aritmetico, mentre la presenza di discorsi (intelligibili o meno) agisce anche su memoria e linguaggio.
Le conseguenze negative hanno un effetto ancor più importante sui multitasker, secondo uno studio dell’Università di Stanford: chi svolge abitualmente più azioni contemporaneamente riscontra più difficoltà a ri-concentrarsi quando viene distratto da un collega.
Quante volte succede in ufficio, per la battuta del compagno di scrivania o il telefono che squilla di continuo di chi ci sta di fronte?
Se a questo aggiungiamo l’Effetto Lombard (l’alzare la voce al crescere del rumore attorno a noi) la situazione sembra proprio essere senza scampo.
Gli effetti dell’inquinamento acustico sulla salute
Non solo fastidio, anche se tutto parte da qui.
L’esposizione a rumori costanti ha effetti negativi anche sulla salute, di svariati tipi. Innanzitutto problemi all’udito, soprattutto per chi passa gran parte della giornata al telefono.
In aggiunta, secondo uno studio dell’Università del Michigan (e non solo), problematiche legate alla pressione sanguigna e all’apparato cardiocircolatorio in generale. L’effetto può essere riassunto in questo modo: il rumore infastidisce e stimola il sistema nervoso, che a sua volta rilascia cortisolo (il cosiddetto ormone dello stress) e accelera i battiti. Il risultato finale può spaziare tra problemi circolatori, difficoltà legate al sonno, mal di testa ricorrenti e molto altro.
Si arriva quindi all’effetto psicologico, strettamente legato: un’eccessiva esposizione al rumore, protratta nel tempo, porta spesso a situazioni di depressione sul luogo di lavoro o di aggressività.
Come ridurre il rumore in ufficio con la giusta progettazione
Non è necessario abbandonare per sempre gli open space per ridurre l’inquinamento acustico in ufficio. Progettazione e buone norme di comportamento possono essere degli alleati infallibili!
Ecco qualche consiglio.
- Crea spazi più silenziosi, attraverso l’utilizzo di pareti divisorie. Gli uffici individuali sono ovviamente privilegiati da questo punto di vista (la solitudine ha i suoi vantaggi!), ma anche le sale riunioni sono alle volte una soluzione: quando non è presente nessuno, possono diventare aree dove rifugiarsi per un po’ di silenzio e “riprendersi” dal troppo rumore, anche solo per alcuni minuti.
- Sedie imbottite, poltroncine e pouf hanno un impatto positivo sull’acustica della stanza.
- Gli schermi divisori aiutano a limitare i rumori, ma non solo: la loro presenza spesso inibisce il chiacchierare continuo da una scrivania all’altra.
- Ascolta le idee dei tuoi collaboratori: il rispetto del lavoro reciproco è il punto di partenza. Alle volte basta abbassare solo un po’ la voce per migliorare la situazione!
- Se stai progettando uno spazio nuovo, parti dal pavimento per arrivare fino al soffitto: alcuni materiali possono attutire i rumori della stanza.