Chi meglio di un professionista sa come si muove il mercato, soprattutto in aree geografiche definite?
Nasce oggi una nuova rubrica di Landscapes, dedicata agli Insights dei nostri partner: diamo voce a chi lavora ogni giorno sul campo, per scoprire aneddoti e visioni sul futuro del nostro settore.
Il nostro viaggio parte da Treviolo, in provincia di Bergamo, con il nostro partner Mobilberg, attivo dal 1965 e specializzato nel campo dell’arredamento per ufficio, anche per soluzioni di tipo contract.
Non solo: il punto vendita offre anche proposte come pareti mobili, illuminazione, tende e controsoffitti, per dare un servizio completo al cliente.
I due titolari dell’azienda hanno risposto ad alcune nostre domande: parliamo con Marco Cortinovis, che si occupa dell’area commerciale, e Roberto Consonni, a capo dell’area tecnica e progettuale.
L’ufficio e l’emergenza COVID-19: come Mobilberg Srl ha affrontato il periodo
- Bergamo è stata la città simbolo dell’emergenza COVID-19: è stato possibile continuare a lavorare durante il periodo di chiusura? Se sì, in quali modalità?
Come ben risaputo la città di Bergamo ha pagato un tremendo contributo all’epidemia Covid-19.
Dopo i primi giorni di sconforto e di preoccupazione, abbiamo tutelato i nostri collaboratori invitandoli a operare in smart working. Abbiamo continuato ad avere contatti con la nostra clientela svolgendo, con qualche difficoltà tecnica, quanto già programmato a livello di progetti e preventivi.
Pur avendo chiuso gli uffici, abbiamo comunque collaborato con enti e strutture impegnati nell’emergenza sanitaria, contribuendo all’allestimento degli arredi in diversi reparti COVID-19, ad esempio nei nuovi Ospedali Fiera di Milano e di Bergamo.
Potremmo riassumere il mondo in questo periodo con una parola: solidarietà.
Ogni cliente o fornitore si è rivelato sempre attento nei nostri confronti, senza mai farsi mancare un “Come va?” o un “Come state?”.
- L’ultimo periodo ha visto l’affermarsi sempre più forte degli strumenti digitali, per interfacciarsi con clienti, collaboratori e fornitori. Cosa avete utilizzato?
Uno strumento fondamentale è stato Pcon Planner, un programma di progettazione grafica, che ha permesso di interfacciarci direttamente con gli studi di architettura, offrendo loro elasticità e velocità.
- Il distanziamento sociale porterà sicuramente a cambiamenti di progettazione nell’ambito ufficio: quali saranno secondo voi i più evidenti? Vi state già muovendo in tal senso, per i progetti in corso?
A nostro avviso, il distanziamento sociale, porterà ad un incremento del lavoro in smart working, anche se si percepisce la voglia di ritornare sul posto di lavoro e beneficiare della comunicazione diretta con i colleghi. Immaginiamo ad esempio lo scambio di idee progettuali tra professionisti dello stesso studio.
È anche vero che con gli studi professionali lavoriamo già a distanza attraverso metodi di comunicazione tecnologici, che permettono la condivisione e l’interscambio di informazioni.
- Come è cambiato il vostro approccio ai visitatori dopo questo periodo?
I clienti che riceviamo nel nostro showroom, previo appuntamento, vengono accolti nei nostri spazi da un collaboratore, che come da prassi del D.M. della Lombardia, misura la temperatura e controlla che tutti indossino i dispositivi protezione individuale, come la mascherina. Il passo successivo? Ovviamente il caffè di benvenuto!