Ogni giorno si parla di distanziamento sociale nei luoghi chiusi, negli spazi pubblici e in tutte le occasioni dove si possa creare assembramento. Gli uffici rientrano di default in questa categoria e come tali vanno ripensati, per permettere una corretta prevenzione e la sicurezza di chi lavora.
A tal proposito Assufficio ha pubblicato un’utile guida per il mercato italiano, a cui Frezza ha collaborato e, giorno dopo giorno, si sta impegnando a promuoverne la diffusione. Assufficio è l’Associazione nazionale delle industrie dei mobili e degli elementi d’arredo per ufficio, che raggruppa oltre 140 aziende produttrici, in rappresentanza dell’80% del fatturato di settore in Italia.
Alla redazione del manuale ha partecipato l’architetto Gianluigi Sacchetti, Direttore Tecnico Arredo Frezza SpA. Lo abbiamo intervistato, per comprendere le linee guida più importanti, in questo particolare momento.
Le linee guida proposte, rimandano a disposizioni contenute in altre pubblicazioni, in particolare:
- UNI 11534:2014 Mobili per ufficio – Posto di lavoro in ufficio – Criteri per la disposizione dei mobili
- UNI EN 527-1:2011 Mobili per ufficio – Tavoli da lavoro e scrivanie – Parte 1: Dimensioni
Quali sono le tipologie di scrivania che richiedono una ri-progettazione degli spazi?
Dobbiamo valutare in primis quali sono le postazioni che non permettono di mantenere libera attorno all’individuo l’area di un cerchio di 1,15m di raggio (definita come area di distanziamento interpersonale).
Sono ammesse sovrapposizioni all’area che ne viene determinata, come è possibile evincere dai disegni esplicativi riportati nella guida.
Nella guida abbiamo adottato vari disegni per cercare di essere il più chiari possibile, come per esempio indicando quali misure aggiuntive adottare con le scrivanie in prossimità dei corridoi.
In quali casi è consigliabile l’installazione di uno schermo divisorio e come?
È necessario quando non può essere rispettata la distanza di sicurezza tra gli individui, per mancanza di spazio (ad esempio per postazioni affiancate sul lato lungo, con scrivanie di profondità ridotta) o per il movimento delle persone nel corso della giornata.
L’altezza dello schermo divisore andrà valutata in base alle esigenze del singolo ufficio: dovrà ad esempio essere più alta nel caso in cui ci siano spesso visitatori in piedi vicino alla scrivania nel corso della giornata.
In generale, la grandezza della postazione definirà il numero e la grandezza degli schermi divisori necessari, come da linee guida.
Quali provvedimenti devono essere messi in atto nelle sale riunioni?
In questo caso non esistono linee guida definite, perché i tavoli possono essere configurati in modalità diverse e avere dimensioni differenti. Per mantenere il distanziamento sarà però necessario:
- eliminare o lasciare vuota una sedia su due;
- prevedere una segnaletica che indichi i posti da occupare e/o le distanze da mantenere, ricordando comunque le direttive riportate nei vari DPCM e le eventuali indicazioni integrative che le varie “aziende” adottano.
Come può essere mantenuto al meglio il distanziamento nel caso di postazioni front office?
Per le postazioni a contatto con il pubblico, dovranno essere predisposti schermi divisori trasparenti, con un’altezza minima in grado di garantire la sicurezza dell’individuo (600mm per visitatori seduti, 800mm per individui in piedi). È consigliata inoltre, anche in questo caso, la predisposizione di segnaletica, da affiancare a un controllo delle persone in attesa, per evitare assembramenti.
La guida completa di Assufficio è scaricabile a questo link: https://www.federlegnoarredo.it/ContentsFiles/layout_ufficio_distaziamento_sociale.pdf