Per molte aziende è ormai chiaro che il lavoro di gruppo è fondamentale nella maggior parte dei settori produttivi. Non solo: conta altrettanto nelle attività che richiedono molto lavoro individuale, perché in molti casi è necessario confrontarsi con altre persone per raggiungere un buon risultato.
Se pensiamo ad un medico chirurgo, lo immaginiamo affiancato da infermiere e anestesista, lo stilista avrà bisogno di un gruppo di sarte con le quali produrre il suo capo d’abbigliamento, un avvocato sarà aiutato dal team di esperti legali dentro e fuori dai tribunali, e così in tanti altri ambiti lavorativi. In sintesi, nessun individuo è metaforicamente un’isola, nella vita privata come al lavoro.
I passi per creare un gruppo di lavoro efficiente
Lo psicologo sociale americano Tuckman aveva proposto le 5 fasi di evoluzione della vita di gruppo:
- Forming (formazione)
- Storming (conflitto)
- Norming (strutturazione)
- Performing (attività)
- Adjourning (aggiornamento)
Le 5 fasi sono tutte NECESSARIE per fare in modo che il team di lavoro:
- superi sfide e problemi
- ricerchi soluzioni
- organizzi il lavoro
- consegua risultati
Che tu stia creando un team ex novo per un progetto o per un’intera azienda, c’è sempre spazio per il miglioramento: scopri i nostri consigli riassunti in una breve ma efficace checklist.
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Definisci il progetto e i suoi obiettivi
Che tipo di gruppo di lavoro stai creando? Quale obiettivi deve raggiungere e in che arco di tempo? Quali sono le competenze richieste ai collaboratori e come puoi misurarne i risultati? Prima di assumere o selezionare le persone per il tuo team, definisci i tuoi obiettivi SMART: specifici, misurabili, riconosciuti, realistici e scadenzabili. Sulla base di questi potrai valutare i curriculum vitae a tua disposizione e iniziare il processo per trovare i giusti collaboratori.
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Crea una cultura di team
Individua i valori fondamentali del tuo gruppo (devono rispettare quelli aziendali) e sulla base di questi definisci regole e comportamenti da rispettare. Non è necessario che siano tanti o approfonditi: è sufficiente che siano specifici e rispettabili da tutti, indipendentemente dalle capacità individuali e da altri aspetti demografici (come genere, età, credo religioso, ecc…).
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Assegna (responsabilità) e monitora (i risultati)
Uno dei problemi principali dei gruppi di lavoro è la mancanza di chiarezza sui ruoli e sull’assegnazione dei lavori. Chi fa cosa? Esiste una gerarchia stabilita o le attività sono “orizzontali”? È compito del manager fare chiarezza, creare un organigramma e monitorare le attività dei collaboratori nel tempo.
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Stabilisci una leadership
Se il manager non è efficiente, è difficile che lo sia anche il suo team: chi gestisce dev’essere il primo a dare il buon esempio. Come? Imparando a comunicare, instaurando un rapporto diretto con ogni collaboratore e iniziando a delegare quando necessario.
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Crea connessioni tra i membri del team
Spesso i problemi nella gestione di un gruppo di lavoro possono derivare da una mancanza di rapporto tra le persone che lo compongono, per semplice noncuranza o per l’inasprirsi di tensioni nel corso del tempo. Giornate di team building e programmi di mentorship possono aiutare in questo frangente, creando un senso di appartenenza verso il gruppo e un rapporto di fiducia tra i suoi membri.
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Incoraggia il confronto
Prevedi riunioni regolari (anche virtuali, a patto che siano gestite efficientemente), nelle quali valutare le attività in corso, delineare i progetti futuri e dare a tutti il giusto spazio per intervenire. Devi trovare un’idea? Il brainstorming aumenta la creatività e l’ispirazione!
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Investi nella formazione
Il gruppo migliora tramite le connessioni, ma non dobbiamo mai dimenticarci che è pur sempre formato da persone. Tutti devono (o concettualmente dovrebbero) migliorare nel tempo, per aumentare la competitività del team rispetto ai suoi concorrenti. Investi quindi nella formazione dei tuoi collaboratori, valutando le richieste del mercato, le esigenze lavorative e le competenze di ognuno.